martedì 9 giugno 2009

Direzione Pamir...

Abbiamo aspettato quasi fino all’ultimo ma ora ci siamo...siamo ufficialmente prenotati sul volo che il 4 luglio alle 11.00 partirà dalla Malpensa verso Istanbul per poi proseguire fino a Bishkek (Kyrgyzstan) dove arriveremo all’1.35 della mattina del 5 luglio.
Inizia così la nostra avventura nei luoghi dove ha inizio il Pamir, un nome che evoca mistero e lontananza.
Situato nell'Asia Centrale a cavallo delle nuove repubbliche del Kyrghyzstan e del Tagikistan, nate dalla disgregazione dell'ex-Unione Sovietica, è un susseguirsi di vallate disabitate, picchi vertiginosi, fiumi di ghiaccio squassati da crepacci e ghiacciai pensili, un impressionante oceano di montagne bianco e azzurro. Bam-i-Dunya, il tetto del mondo, così lo chiamarono i Persiani. Da qui si diramano le più alte catene montuose della terra, l'Hindukush a nord-ovest, il Tien Shan a nord-est, il Karakorum e l'Himalaya a sud-est. Separato dalla Russia dalle sterminate steppe del Kazakstan, il Pamir è stato per millenni il crocevia del commercio tra oriente e occidente attraverso la Via della Seta e i famosi mercati di Bukhara e Samarcanda.
Nel centro di questa regione al confine tra Kyrghyzstan e Tagikistan, sorge il Pik Lenin, una gigantesca muraglia di neve e ghiaccio alta più di 7000 metri.
Salito per la prima volta nel '34 da un gruppo di sovietici, tra cui il mitico Vladimir Abalakov, è stato sceso per la prima volta con gli sci nel '74 da un gruppo franco-austriaco.

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