lunedì 12 novembre 2012

Cosa mi porto da mangiare?

Sia quando le situazioni sono estreme che quando si ha la necessità (o voglia) di rimanere per più giorni a contatto con la natura e lontano dalle domestiche comodità, uno dei dubbi che si possono avere è: cosa mi porto da mangiare??

Spesso la nostra tradizione culinaria Italiana non si concilia con zaini stipati ed appesantiti da materiale di ogni tipo o con tendine minuscole dove consumare lauti pasti.

La necessità è spesso quella di conciliare il peso contenuto con la facilità di preparazione ed un adeguato apporto calorico per sostenerci nella salita……cercando (siamo pur sempre nel Paese del buon cibo!!) di ottenere qualcosa che sia minimamente gustoso.

A questo proposito vogliamo segnalarvi il link della conserva.de, azienda specializzata nella vendita di alimenti a lunga conservazione ideali anche durante viaggi o escursioni all'aperto.

Sul sito trovate un po‘ di tutto, dai prodotti per riempire la dispensa del vostro rifugio antiatomico ai più utilizzabili pasti liofilizzati in busta, comodi da trasportare e facili da preparare.

Quindi la prossima volta che vi trovate a bivacare e non avete la possibilita‘ di prepararvi "due spaghi pomodoro e basilico o una fiorentina con le patatine".....provate uno di questi prodotti!!

giovedì 30 agosto 2012

Finalmente le foto!

Dopo il rientro dal Perù, il rientro al lavoro e la sistemazione delle centinaia di foto fatte, siamo riusciti a venirne a capo!!


Cliccate QUI e troverete una selezione delle migliori immagini della nostra spedizione...

Buon Divertimento!!!

mercoledì 18 luglio 2012

Ringraziamenti!

Come sempre l'esperienza è stata di quelle indimenticabili, ci ha permesso di conoscere un Perù fatto di luoghi e montagne magiche e di persone ospitali e amichevoli.
Un grazie va prima di tutti al CAI Bozzolo e alla Scuola "Sesto Gnaccarini" che ci hanno sostenuti e che con i suoi 40 anni di storia ha fatto molto per divulgare la passione per la montagna.
Altro ringraziamento va a Stefania e a tutto il negozio Decathlon di Castenedolo (BS) che ci ha fornito materiale indispensabile per affrontare le dure condizioni delle montagne Andine.
Grazie infine a tutti voi che ci avete seguito su questo blog......non mancheranno in futuro altri progetti e un report fotografico!!!

CONTINUATE A SEGUIRCI!!!

  

venerdì 13 luglio 2012

Mejor Cocinero

Diburcio
 Si chiama Diburcio Valverde Huanuco ed é colui che ci ha assicurato, fino al campo base di Alpamayo e Huascarán, semplici ma ottime cenette ed una quantitá di acqua bollita per recuperare la giusta idratazione.

Campo Base Huascaràn
Se qualcuno di voi stá pensando ad un viaggio in Perú per una arrampicata, un trekking o semplicemente una visita turistica, mi sento di consigliare Paulino e la sua agenzia turistica in Huaraz (www.huascaran-peru.com) chiedendo come cocinero di Diburcio.
La loro simpatia, cordialitá e professionalitá ci hanno conquistati ed hanno contribuito alla buona riuscita della spedizione (Muchissima Gracias!!!).

Se vi servono altre informazioni per un viaggio in Perú (e non solo!)....contattateci....

mercoledì 11 luglio 2012

Impossibile Huascáran!

Dopo la salita fino al campo base attraverso uno splendido bosco di eucalipto e la faticosa salita ai 5.250 m del campo1, la nostra convinzione di riuscire anche questa volta a toccare la cima era elevata.
Arrivati al C1 con oltre 20 kg di zaino a testa stavamo tutti bene ed eravamo fiduciosi per la salita del giorno successivo al campo 2.
Il Huascarán dal Campo 1 con al centro la via dell'Escudo
Verso fine pomeriggio, peró, il tempo peggiora, inizia a nevicare, e siamo costretti a chiuderci nelle tende in una lunga attesa del giorno dopo.
La notte trascorre tra forti raffiche di vento ed alla mattina, nonostante non ci sia una nuvola in cielo, soffia un vento fortissimo e gelato.
In attesa di decidere cosa fare e se pertire per il C2, vediamo una cordata che stá scendendo...é una guida con il suo cliente che hanno passato la notte al  C2 tra forte vento e valanghe di seracchi che cadevano a poco piú di 300 m dal campo.
Ci sconsiglia di salire, dice che le condizioni non sono buone sia per il vento che per l'elevato rischio di valanghe e caduta seracchi.
Con queste parole svanisce anche il nostro sogno di arrivare alla vetta dell'Huascarán...
Rimane comunque una esperienza come sempre emozionante, con luoghi e tramonti che non si possono dimenticare nonostante la montagna abbia deciso questa volta di non farci arrivare fino ai 6.768 m della sua vetta.  

               secondo obbiettivo non raggiunto:
Huascarán Sur 09 luglio 2012
(fermi a 5.250 m (C1) per rischio valanghe e forte vento) 
                                         

venerdì 6 luglio 2012

Alpamayo 03/07/2012

Quando la sveglia suona alle 00.30 siamo gia' entrambi svegli, un po' per la scomodita´ della piccola tenda d'alta quota, un po' per l'agitazione in vista della salita.
La prima preoccupazione e´ il meteo...con l'orecchio cerchiamo di captare se fuori c'è vento...niente!
Linea della via Diretta Francese
Apriamo allora la tenda ed una luna piena illumina a giorno tutto, compresa la parete dell'Alpamayo!
Si parte, ci vuole piu´di un'ora per vestirsi e prepararsi (provate voi a farlo in due in una tendina da uno...).
All'1.30 partiamo e la salita è subito impegnativa...siamo solo noi due, non c'è anima viva in giro, solo noi e la parete.
Dopo circa 6 ore sbuchiamo in vetta, il cielo limpido senza nemmeno una nuvola ci permette di spaziare con gli occhi su tutta la Cordillera Blanca da questo osservatorio privilegiato a 5.948 mt.

                   Primo obbiettivo raggiunto:
            Alpamayo (Via Diretta Francese) 03 luglio 2012 
In vetta all'Alpamayo

giovedì 28 giugno 2012

finalmente a Huaraz

Come spesso accade il fascino di un luogo lo fa anche il viaggio che si percorre per arrivarci.
A Huaraz siamo arrivati partendo in treno dalla bassa Pianura Padana attraverso luoghi dell'infanzia che da tempo non rivedevo. Abbiamo poi lasciato la calda Italia con un volo intercontinentale che ci ha depositato direttamente nel cuore caotico del Sud America: Lima.
Poche ore di attesa e con un bus imbocchiamo una carretera che all'inizio prcorre la costa pacifica verso nord per poi buttarsi verso la cordillera Andina fino a Huaraz.
Da qui parte la nostra avventura, da questa cittadina che si pone tra la cordillera Negra e la cordillera Blanca, e dalla quale domani partiremo in direzione Alpamayo! 

venerdì 22 giugno 2012

Huascaràn Sur

Mentre stà finendo la preparazione dei bagagli e di tutta l'attrezzatura per la partenza di lunedì, diamo alcune notizie su quello che sarà il secondo obbiettivo della nostra spedizione......lo Huàscaran Sud!

Il massiccio dell’Huascarán si trova nella parte centro-settentrionale della Cordillera Blanca. Si distinguono due vette del Huascarán: l'insellatura del colle della Garganta (6.010 m) separa la più alta, detta Huascarán Sur (6.768 m) dal Huascarán Norte (6.655 m).

Secondo la versione più diffusa il nome proviene dal quechua huasca (catena) e ran (montagna rocciosa);
significherebbe quindi "catena di montagne". Un'altra versione lo farebbe derivare dall'imperatore Inca Huáscar, figlio di Huayna Capac.

Il significato del nome della montagna sarebbe quindi la montagna di Huáscar......speriamo in una benedizione Inca!!!

lunedì 18 giugno 2012

La verità nelle stelle?

Mentre l'oroscopo di uno di noi dice che nella prossima settimana ci si dovrà preparare a "salire molto in alto e a scendere molto in basso" collegando cielo e terra, continua la preparazione in vista del Perù.

Ormai ultima prima della partenza è stata la salita a cima Vermiglio per la via Steinkotter da tempo nei nostri piani.
la via Steinkotter




Ora con il fisico ci siamo,
 la mente è già praticamente in Perù...il resto lo farà la fortuna che come sempre in questi casi gioca un ruolo fondamentale!

martedì 12 giugno 2012

direzione Alpamayo

Il primo "obbiettivo" della spedizione sarà la salita dell'Alpamayo (5.947 m) che si trova nella parte settentrionale della Cordillera Blanca e si presenta come una piramide di ghiaccio quasi perfetta.
Nonostante sia più bassa di molte delle montagne vicine, la sua fama è dovuta essenzialmente alla sua inusuale simmetria e il suo aspetto unico grazie al quale l’UNESCO l’ha definita la “montagna più bella del mondo”.

Il suo nome trae origine dalla lingua indigena quechua "allpa" (terra) e "mayu" (fiume): significa dunque “fiume
fangoso”. Questo nome però designava in origine una fattoria alle pendici della montagna.
Il nome che la popolazione di lingua quechua usa per questa montagna è Shuyturahu, da "shuytu" (magro e lungo, a forma piramidale) e "raju" (montagna innevata).

In base alle condizioni che troveremo vedremo se tentare la salita dalla famosa via Ferrari, aperta dall'Italiano Casimiro Ferrari  nel 1975, oppure per la più recente via Diretta Francese.