martedì 13 gennaio 2009

I Tre Signori delle Orobie

Il Pizzo dei Tre Signori (da non confondere con il ben più alto ed impegnativo Picco dei Tre Signori in valle Aurina -BZ-), è una delle montagne simbolo delle Orobie Bergamasche, nonché la cima più alta della Val Gerola.
La vetta sorge nel punto in cui convergevano i confini dei domini della Serenissima Repubblica Veneta, del Ducato di Milano e delle Tre Leghe, da qui appunto la denominazione di Pizzo dei Tre Signori.
Non è la prima volta che ci troviamo al parcheggio del paesino di Ornica, alla fine della val Brembana, ma è la prima volta che ci troviamo qui con gli sci ai piedi, per avventurarci lungo la Val d’Inferno per percorrere i quasi 1.600 m di dislivello fino alla vetta.
Le particolari condizioni di questo inverno ricco di neve, ci permettono di partire direttamente dall’auto, risalendo per un tratto la strada forestale, tagliando poi per i prati sovrastanti fino a raggiungere la Casera, una vecchia malga riconvertita ad agriturismo per la produzione di formaggi.
Le abbondanti nevicate dei giorni scorsi rendono l’ambiente magico......e la salita faticosa soprattutto nel tratto che dall’agriturismo porta alla Bocchetta d’Inferno, a 2.306 m.
Fino a qui la bella giornata di sole ci aveva riscaldato, ma il freddo invernale si fa risentire una volta che, dalla Bocchetta, si prende a sinistra per risalire il versante nord con pendenze crescenti fino alla grande croce di vetta.
Da questo osservatorio privilegiato a 2.554 m il panorama è spettacolare: dal Resegone ai Campelli fino alle Grigne da una parte; dal Disgrazia al Bernina fino all’Ortles-Cevedale dall’altra....
Come sempre, però, arriva il momento di andare, di distogliere lo sguardo da queste fantastiche montagne per lanciarci nella discesa....e oggi le condizioni sono superbe per partire con gli sci direttamente dalla croce di vetta zig-zagando sulla neve polverosa a disegnare serpentine infinite fin giù in paese, a pochi metri dalla nostra macchina, dove le fatiche finiscono e rimane l’emozione che anche questa volta l’Ambiente Orobico ci ha saputo regalare.

mercoledì 7 gennaio 2009

Balcani on the road

Quando alcuni amici ci hanno proposto di passare l’ultimo dell’anno nella loro casa di Belgrado, l’idea ha subito preso forma.....: quale modo migliore per festeggiare l’arrivo del 2009 che un viaggio a due “on the road” lungo i 960 km che separano la Bassa Bresciana da Belgrado?
Così, caricata l’auto, il pomeriggio del 30 dicembre ci infiliamo in autostrada, iniziando il lungo avvicinamento verso Belgrado, attraverso 4 Paesi: Italia, Slovenia, Croazia e Serbia.
Dopo una sosta notturna in un Motel sull’autostrada poco dopo Zagabria, la mattina dell’ultimo dell’anno, a bordo del fedele Berlingo, facciamo il nostro “trionfale” ingresso in una grigia Belgrado, appena sporcata di bianco dalle recenti nevicate.
La prima sensazione è quella di un salto indietro nel tempo, anche solo girando in macchina possiamo vedere i segni che la città ancora porta delle guerre del recente passato, con edifici sventrati, lasciati li quasi in mostra, a perenne ricordo di tutto ciò che è accaduto in queste aree solo pochi anni fa.
Nelle Kafane il fumo stantio, puzzolente ed onnipresente crea una atmosfera surreale ed affascinante che ben si abbina ai piatti della cucina serba, ponte culturale tra medio oriente e occidente.
La notte dell’ultimo dell’anno, la piazza di Belgrado si riempie di gente in festa, pronta a sfidare il freddo saltando, urlando e brindando al ritmo gitano di Goran Bregovic.
Si sente che il musicista è di casa qui a Belgrado, soprattutto nella finale “Kalašnicov” che trascina tutta la città in un ballo ed un canto unisono.

Finita la notte ed iniziato il nuovo anno, arriva il tempo di lasciare Belgrado e rimettersi sulla strada, affrontando kilometri e frontiere che ci riportano verso casa, passando per una Zagabria innevata e per una Lubiana popolata di tanti turisti Italiani che ti danno già la sensazione di essere di nuovo a casa.
Alla fine, un po’ stanchi ed un po’ sbattuti per i 1.965 km percorsi, si arriva a casa comunque con la soddisfazione che sempre accompagna un viaggio così, con negli occhi le immagini dei luoghi e delle persone che si sono incontrate....e con una serie di riflessioni che saranno spunti interessanti per questo nuovo anno che ci aspetta.

Tutte le foto: Belgrado -capodanno 2009-