martedì 12 giugno 2012

direzione Alpamayo

Il primo "obbiettivo" della spedizione sarà la salita dell'Alpamayo (5.947 m) che si trova nella parte settentrionale della Cordillera Blanca e si presenta come una piramide di ghiaccio quasi perfetta.
Nonostante sia più bassa di molte delle montagne vicine, la sua fama è dovuta essenzialmente alla sua inusuale simmetria e il suo aspetto unico grazie al quale l’UNESCO l’ha definita la “montagna più bella del mondo”.

Il suo nome trae origine dalla lingua indigena quechua "allpa" (terra) e "mayu" (fiume): significa dunque “fiume
fangoso”. Questo nome però designava in origine una fattoria alle pendici della montagna.
Il nome che la popolazione di lingua quechua usa per questa montagna è Shuyturahu, da "shuytu" (magro e lungo, a forma piramidale) e "raju" (montagna innevata).

In base alle condizioni che troveremo vedremo se tentare la salita dalla famosa via Ferrari, aperta dall'Italiano Casimiro Ferrari  nel 1975, oppure per la più recente via Diretta Francese.

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